1.2 Spettatori e sale nell'immaginario letterario
I fratelli Lumiére, che hanno inventato il cinematografo, hanno inventato anche i pop-corn
Le persone che nei cinema stanno alla cassa
il cinema lo odiano
Se la ragazza che hai portato al cinema vuole vedere il film,
o la sposi o dici che non ti senti pronto
e vai in Africa come missionario
oppure la porti a casa
e le dici che poi chiamerai tu
(Gene Gnocchi, Il mondo senza un filo di grasso)
Gian Piero Brunetta nella prefazione (dal titolo programmatico 1997: ritorno in sala) alla ristampa del suo classico Buio in sala: cent'anni di passioni dello spettatore (Marsilio) segnala alcune pubblicazioni, dal 1993 al 1996, che "hanno finalmente tentato di restituire allo spettatore, alla sala e alle passioni provate da più generazioni, il ruolo che spettava loro all'interno della storia del cinema, ma anche della storia del Novecento."
Tra questi libri ne scegliamo alcuni che ci servono un po' da inventario per attraversare e sondare i tanti possibili approcci alla memoria della sala e dello spettatore cinematografici.
Quando mi è stato proposto di scrivere del legame indissolubile tra sala cinematografica e memoria una delle prime sequenze che si è affacciata alla mia mente è quella contenuta in A proposito di Henry di Mike Nichols (1991) in cui il personaggio di Harrison Ford, in convalescenza da una ferita alla testa e afflitto da una forte amnesia generale, si reca in una sala a luci rosse di Broadway per 'rinfrescarsi la memoria' riguardo a come comportarsi con la moglie nell'intimità.